Il centrocampista granata e della Nazionale ha raccontato il suo arrivo a Torino e il rapporto con l’ex tecnico
Samuele Ricci è stato intervistato per il canale ufficiale YouTube della Panini dall’ex giocatore granata Simone Tiribocchi. Ricci ha raccontato il suo trasferimento, avvenuto a gennaio 2022, dall’Empoli al Torino: “E’ stato il momento giusto. Sono andato in una squadra che in quel momento, per come ero messo io e per il gioco che faceva, mi dicevo “Chissà se giocherò”, comunque sono andato perché è giusto così, è giusto mettersi in gioco. Alla fine ho avuto ragione”.
Ricci: “Con Juric all’inizio ho fatto fatica”
Ricci nasce come playmaker, poi con Dionisi all’Empoli cambia modo di giocare. Diventa mezzala: “Un ruolo che posso fare. Magari il play è un po’ più il mio, però anche lì mi diverto molto. Hai più spazi da attaccare, ti trovi anche più vicino alla porta”. Quando arriva a Torino gioca poi in un centrocampo a due. Un tipo di gioco su cui Ricci ha dovuto lavorare anche sul piano fisico: “In allenamento (Juric) mi massacrava – afferma sorridendo – mi diceva: “Non puoi giocare a calcio con questo fisico”, aveva ragione. Per quel gioco lì che richiedeva tanto impatto fisico anche con l’avversario, all’inizio ho fatto un po’ più di fatica. Poi mi sono reso conto e mi son detto “Qua bisogna lavorare, sennò non tocco il campo” e allora mi sono messo a lavorare in palestra”.
La maturazione a Torino
Per Ricci, l’era Juric è stata un periodo particolarmente formativo: “Ho cambiato il modo di vedere il calcio. Prima lo vedevo come un bambino: solo divertimento. Da lì invece ho iniziato a maturare, a iniziare a capire che ci sono anche altre cose. Juric mi ha aiutato tantissimo è stato fondamentale. Devo ringraziarlo molto”. Adesso Ricci fisicamente sente “di essere cambiato molto ed è una cosa che mi aiuterà anche per il futuro, anche per gli allenatori che avrò, perché mi darà l’opportunità di mettermi in gioco al massimo delle mie capacità con tutti loro”.

Tutte le opinioni sono ammesse, ma discutere il Ricci della prima mezza stagione al Toro, tanto brillante da meritargli la chiamata in Nazionale, è per lo meno bizzarro o da persone con la memoria corta. Certo Ricci non è Maradona o Messi, ma ha buone qualità tecniche, visione di gioco,… Leggi il resto »
Juric non lo sfruttava nel modo giusto ma questo gli ha permesso di acquisire caratteristiche che non aveva. Incontro fondamentale per Ricci. Tornando a Juric i primi due anni sono stati molto buoni. Pur con i difetti in fase offensiva, ha fatto il massimo o forse di più. Ha clamorosamente… Leggi il resto »
Direi che la memoria corta è proprio di qualcun altro. Juric aveva una difesa di prim’ordine? Scherzi vero? Vai a riguardare quanti goal il Torino aveva preso nei 2 anni precedenti con quella difesa, perché la difesa con l’avvento di Juric quella è rimasta; 68 nel 2019-2020 (Mazza+Longò); 69 nel… Leggi il resto »
Ricci è arrivato da Empoli che era il classico fighettino bravo a far girare la palla. Qui ha incontrato il re del catenaccio, uno che non avrà la mentalità vincente ma che gli ha insegnato la fase di recupero palla. E gli ha dato fisicità. Ora è un centrocampista completo.
Il tempo è sempre galantuomo; e’ arrivato da noi che non era ne’ carne , non sapeva difendere, né pesce, il lancio lungo non è mai stata una sua caratteristica, non ho mai visto fargli un cambio di gioco ( per essere proprio chiaro ne ha fatti più Ilkhan nel… Leggi il resto »